“Finalmente! È stata raggiunta una tappa importante in un percorso lungo e complesso: l’accoglienza di persone fragili in casa famiglia costa, comporta spese; e alla politica e alla comunità tocca decidere quali sono le priorità su cui lavorare e su cui mettere risorse. Ringraziamo il Comune di Roma ma non è finita: chiediamo uno sforzo per adeguare presto anche le rette delle case famiglia per minori e mamme con bambini. E poi c’è da conquistare la prossima tappa: l’integrazione sociosanitaria con la Regione Lazio”.
Così ha commentato il presidente di Casa al Plurale, Luigi Vittorio Berliri, il via libera all’assestamento di bilancio approvato ieri dall’Assemblea capitolina, che prevede, fra l’altro, uno stanziamento di due milioni di euro per le case famiglia per persone con disabilità nel triennio 2024-2026. Cifra che andrà a coprire l’obbligo dell’adeguamento annuale all’indice ISTAT delle rette e che si aggiunge a quanto già stabilito da un emendamento al Bilancio di previsione 2023-2025.
Regalare un futuro sereno a persone con disabilità non ha prezzo. Ma proprio per illustrare quali sono i costi concreti del prendersi cura di questi cittadini e di queste cittadine – dal costo del lavoro di operatori e operatrici, aumentato proprio quest’anno, al caro bollette – e per offrire un documento preciso ed esaustivo a chi ha il potere di decidere quanto stanziare e in che misura, l’associazione Casa al Plurale pubblica e aggiorna costantemente il report ‘Quanto costa una casa famiglia?’.
“A chi è stato al nostro fianco e ha dato voce a chi è senza voce per farsi sentire va un grazie particolare: lo dobbiamo a Erica Battaglia, Nella Converti, Tiziana Biolghini, Giovanni Caudo, Claudia Pappatà, Nando Bonessio. Sempre attenti e disponibili anche Carla Fermariello, Paolo Ciani, Valerio Baglio e Giulia Tempesta. Grazie poi ai tantissimi operatori e le tantissime case famiglia scesi in piazza poche settimane fa in difesa del lavoro sociale”, ha concluso Berliri.
Ufficio Stampa Casa al Plurale – Carmela Cioffi